se questa primavera trasformasse voli
in nubi di candore
un’altra verità schiuderesti
in ondate di risvegli sulle mani
senza sfaldare
sconnessi pensieri
nascondono semi di germogli
in stesure di rime
a braccia aperte sradicano radici
di passo in passo
ma penombra a ogni latitudine
fluisce
isolando nei barlumi l’ora del candore
m.a.
Meraviglia di PrimaVera Maria sono questi tuoi versi.Candore di sboccio all’antico nascere (gemere). Bacio,Mirka
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Cara Maria, è bello ritrovarti!
Le donne e la primavera… Il candore che abbaglia come l’esplosione di una gemma: un’intuizione, un intimo accordo che sboccia tra le mani e la luce di una verità da condividere e di cui non resta che la penombra, “quel nulla di inesauribile segreto”.
Un forte abbraccio
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Ebe carissima .Ti ringrazio di cuore.
Valeria ,grazie di essere qui.E’ davvero una gioia anche per me .
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