urlo rovente al mio pensarti
seme tra il bene e il male
come vociare aritmico
cadere inesploso
dispotismo vorace al tuo pensarti
con lunghe mani di briglie soppesate
seme tra inferno e paradiso
come il farneticare nero del vulcano
m.a.
Quando verrai, o dio dei ritorni, mi coprirò di rugiada e forse morirò per ogni possibile resurrezione