le tempie del cielo come rogo
su fatti di ogni giorno
all’angolo del muro e l’altro muro
àuschwitz esplode
dentro linee di un tempo
tagliacarte
si punta a fessure vivide di luce
scovate di notte quando fili d’erba
a strappi si lasciano inseguire
erosione fugace terra tràdita
grembo che racchiude fumo
inevaso di parole ma
stuoli di giorni come spade affilano
abissi dopo abissi ed è già notte
m.a.