urlo rovente al mio pensarti
seme tra il bene e il male
come vociare aritmico
cadere inesploso
dispotismo vorace al tuo pensarti
con lunghe mani di briglie soppesate
seme tra inferno e paradiso
come il farneticare nero del vulcano
m.a.
Quando verrai, o dio dei ritorni, mi coprirò di rugiada e forse morirò per ogni possibile resurrezione
urlo rovente al mio pensarti
seme tra il bene e il male
come vociare aritmico
cadere inesploso
dispotismo vorace al tuo pensarti
con lunghe mani di briglie soppesate
seme tra inferno e paradiso
come il farneticare nero del vulcano
m.a.
Splendidamente criptica mia bruciante Maria a cui auguro uno scintillio sbriciolato in questo di di festa.Mirka
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Un urlo: è ciò che non si può afferrare e resta sospeso nel grembo, imbrigliato in un pensiero che non ha suono e non ha nome. Un altro bacio.
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