tetti bianchi come la nostra anima
cigolano silenzi
non sapevo di essere dentro
in un punto affilato del glicine prima di fiorire
*
sul crinale
la casa di pietre nude
il cancello arrugginito
i vicoli di pietrisco
la luce bianca sul tronco
un vento sulla nuca
il pianoforte muto
polvere sul ripiano
senza sfiorare la ringhiera
non so se sparire o restare
*
nubi da ogni parte
la parola rimbalza al tempo giusto
pietra anoressica
brandelli di fori nemici di foglie
si levano in alto
schegge di carni
anche dopo le parole
meglio sparire nel rosso del tramonto
in silenzio
m.a.
…ma come si fa a non fermarsi “qui” mia tenerissima guerriera della luce?!…Bacio,Mirka
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Felice di accoglierti e sempre a braccia aperte! Grazie
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