Egon Schiele
ad ogni passo nasco
per una foce che non esiste
ferita attraverso l’ombra
di una condanna
a tratti parole si frangono
in silenzi fino a vene profonde
e mai così nude
la verità si sperde dentro i tuoi occhi
sguardo di sale volto di pietra
scavato nel buio di terra straniera
‘*
brucia tristezze un incenso effimero
e non lascia tracce di ore di giorni
annodate al respiro di cenere muta
detriti solo detriti di occhi assenti
asserragliati e non presenti
ti rinnego e trafiggo parole
ma le proteggo con tanto fiato in gola
nel silenzio che mantiene
in ginocchio le parole
accecando stupori e redenzioni
*
intanto tu distorci le palpebre al cielo
in cambio di una gola arida
che lancia strali e silenzi di pietra
derubi la luna per un demone
a cui non sfuggirai
aguzzino di te stesso
e non poeta
m.a.
Preziosismi indispensabilmente emotivi e prosa senza confini, nelle tue parole. L’abbinamento è perfetto all’opera che poni in testa al post. Arte che si immerge nell’arte.
Un sorriso per la giornata.
^____^
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grazie infinite , caro Keypaxx, per la tua generosità e per l’artista che sei!
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Sono complessi questi versi,cara Maryline e di difficile interpretazione.Così entro in punta di piedi e azzardo.
L’uomo maturo,(adulto) si dà da sè il proprio valore.Egli non intende il piacere che gli viene offerto come una grazia della natura o di chi l’ha creata,ma neppure come un dovere astratto,se ha superato la tendenza al puro piacere.Egli agisce come vuole,vale a dire,secondo la misura delle sue intuizioni etiche,e sente come suo vero godimento di vita il raggiungimento di quello che vuole.Determina il valore della vita in base alla relazione fra ciò che ha conseguito e ciò che si era proposto,rimandandolo solo a se stesso.Signore della sua volontà e signore della capacità di dirigere a se stesso il valore di sè e della conoscenza acquisita.
Non vado oltre,comunque,perchè anche se ho letto più volte questi versi.non so se ne ho afferrato a fondo il senso vero.
Un abbraccio forte,Mirka
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Le tue interpretazioni, carissima Mirka, sono sempre interessanti e originali. Dice Patrizia Cavalli :”Scrivere poesie significa raggiungere una verità di cui non si era consapevoli prima. Mentre scrivi, scopri”. C’è sempre un movimento, quasi nel tempo: un inizio per raggiungere un luogo d’arrivo; la scrittura non resta ferma, a meno che non siano quelle molto brevi che non hanno il tempo di fare, diciamo, il giro concettuale. È come se attraverso i versi si muovesse un pensiero. Che arriva ad una fine che è sorprendente rispetto all’inizio: il colpo di scena che è il comprendere. Senza questo, considererei le poesie una cosa molto noiosa.
Perdonami se latito , ma……..Baci
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