Fr. (a futura memoria) ” che mai più succeda di scivolare nel fondo di una parola”

Egon Schiele

ad ogni passo nasco

per una foce che non esiste

ferita attraverso l’ombra

di una condanna

a tratti parole si frangono

in silenzi fino a vene profonde

e mai così nude

la verità si sperde dentro i tuoi occhi

sguardo di sale volto di pietra

scavato nel buio di terra straniera

‘*

brucia tristezze un incenso effimero

e non lascia tracce di ore di giorni

annodate al respiro di cenere muta

detriti solo detriti di occhi assenti

asserragliati e non presenti

ti rinnego e trafiggo parole

ma le proteggo con tanto fiato in gola

nel silenzio che mantiene

in ginocchio le parole

accecando stupori e redenzioni 

*

intanto tu distorci le palpebre al cielo

in cambio di una gola arida

che lancia strali e silenzi di pietra

derubi la luna per un demone

a cui non sfuggirai

aguzzino di te stesso

e non poeta

m.a.

 

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