Un tuono irrompe nella notte.
L’etna sfida ancora il cielo e rovente
scatena cappe nere in ogni dove.
Memoria e presente svaniscono
alla vista e il buio affila le difese
sotto la sferza di un monologo
a prova di proiettile.
Non so scandagliare in tutti i dettagli
segni e prodigi, illeggibili ormai
come vecchie carte
ma immaginare acqua sulle ossa
di Agosto ha la fragranza di pomelie
rosse all’argine di un fiume
in ascolto della prima luce del mattino
attraverso la finestra buia…
© Maria Allo
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