la voce di Cassandra

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Scopro dalla finestra   incendiarsi il sole e l’orizzonte.
Ecco l’attimo per ritrovare sulle labbra le mie ali
brivido della vita intera vicina al sangue

                                                                      come approdo
senza sapere di chi sia la pelle e quella  voce .
Ecco  porta via le nubi questo vento  nel riverbero dell’aria
tutto intorno dove finisce il tempo  e il destino
                                                                 tutto ridotto in schegge.
Anche la voce di Cassandra si è spezzata le manca il fiato
non c’è più nulla da  insegnare e se ne sta in piedi alla finestra.

© Maria Allo

Una risposta a "la voce di Cassandra"

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  1. Accosto alcuni versi tratti da “Monologo per Cassandra” della poetessa Wislawa Szymborska:
    […]
    Ma amavo dall’alto.
    Da sopra la vita.
    Dal futuro. Dove è sempre vuoto
    e da dove nulla è più facile del vedere la morte.[…]

    E di quel vento che alimenta un’alterita’ a lei negata, ancora dice:
    […]
    Vivevano nella vita.
    Permeati da un grande vento.
    Con sorti già decise.
    Fin dalla nascita in corpi da commiato. […]

    Ma Cassandra non sa e non può insegnare “cos’è davvero un istante, oh, almeno uno, uno qualunque prima di”, prima che finisca il tempo e la speranza che quell’istante nutre.

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