ph: dal web
Mi fai sapore di vento
così percorro il cerchio dentro il vuoto
memoria antica di ogni dire
come lingua umana dentro il tuono.
Un moto verticale mi trascina su tronchi
increspati di parole e il torrente mi piange in petto
come una stagione sperduta intorno al fuoco
crepitìi disconnessi senza suoni.
Mi fai credo di non so quale dottrina
scomposta e insensata
pietas liquida nei dettagli fino al naufragio.
Mi fai petto di terra e ventre di semi
a picco di ogni cielo così fuggo verticale
tra tante moltitudini e meridiani
lungo sentieri di fruscìi
dove tra steli di germogli mi dissolvo.
© Maria Allo
L’ha ribloggato su Il pensiero visibilee ha commentato:
Dire mi piace e basta perchè,, come penso da sempre, la poesia vera si assorbe in silenzio e si assapora tra le pieghe della propria esistenza. Diventa TUA, la magia è tutta lì. La ribloggo anche per dimostrare a me stesso qual’è la differenza tra le filastrocche scritte da me e la letteratura che ogni tanto incontro in rete.
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Ma grazie .Sei troppo generoso Enzo!
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L’ha ribloggato su Niente da perdere dopo di quie ha commentato:
Per dimostrare la differenza tra le filastrocche che pubblico io e la poeisia vera che taalvolta incontro in rete.
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Sempre meglio, mi sono permesso di ribloggarla.
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Fai pure .Ti ringrazio tanto.Ciao Enzo
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“Acque come rivelazione” sono lo sguardo sull’Altro (in Memoria).
Lo sguardo dell’Altro fa dileguare l’Io, pudico, lo dissolve… come dettaglio di un Tutto (percepito come “stagione sperduta “…)
Screpitii sconnessi, questi miei pensieri, su un Mito che si scontra con la Ratio.
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