gocce

ph: dal web10th

Mi fai sapore di vento
così percorro il cerchio dentro il vuoto
 memoria antica di ogni dire
come lingua umana dentro il tuono.
Un moto verticale  mi  trascina su tronchi
 increspati di parole e il torrente mi piange in petto
come una stagione sperduta  intorno al fuoco  
crepitìi disconnessi senza suoni.
Mi fai credo di non so quale dottrina
scomposta e insensata
pietas liquida  nei dettagli  fino al naufragio.
Mi fai  petto di terra e ventre di semi
a picco di ogni cielo così  fuggo verticale
tra tante moltitudini e meridiani
lungo  sentieri di fruscìi
dove tra steli  di germogli mi dissolvo.
© Maria Allo

6 risposte a "gocce"

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  1. L’ha ribloggato su Il pensiero visibilee ha commentato:
    Dire mi piace e basta perchè,, come penso da sempre, la poesia vera si assorbe in silenzio e si assapora tra le pieghe della propria esistenza. Diventa TUA, la magia è tutta lì. La ribloggo anche per dimostrare a me stesso qual’è la differenza tra le filastrocche scritte da me e la letteratura che ogni tanto incontro in rete.

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  2. “Acque come rivelazione” sono lo sguardo sull’Altro (in Memoria).
    Lo sguardo dell’Altro fa dileguare l’Io, pudico, lo dissolve… come dettaglio di un Tutto (percepito come “stagione sperduta “…)
    Screpitii sconnessi, questi miei pensieri, su un Mito che si scontra con la Ratio.

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