photo di Antonio Palmerini (Prospettive. Omaggio di parole ad Antonio Palmerini)
Nella notte presenze silenziose [versi in ascolto]
all’alba scolpiti nel rigo di un fiore.
Inseguo una verità più forte del buio
che mi tiene in vita. Non c’è riparo.
So di un cielo grigio di nubi e sperso in un verso.
Alla radice il mare all’infinito
scivola su grumi di corsivi
ma questo silenzio vivo nelle foglie
scolpito in un respiro a volte muore.
Non c’è riparo.
Alto nel vento il coraggio
scava nel buio di Novembre
fino al varco senza peso.
Ecco c’è un aprirsi in cerchi larghi
dentro il giorno argina il nulla che ci tiene
consonanze di memorie
scrivono il silenzio antico delle cose.
Siamo lo stesso sogno morti e vivi
e l’universo si fa largo un po’ alla volta
striando le gote del mattino con una falce viola .
Resto a contemplare il buio
come cellula scomposta andata a male.
Il silenzio esplode sui marosi di luce
affilo le attese in cerca di significazione
dentro la vertigine dissonante delle cose.
Tra il sonno e la veglia mi sembra di camminare in volo.
Non sono sola.
Dietro un salice viola, piangente d’alghe
le nostre pupille sono pesci di cristallo,
sui sassi gialli levigati che il mare invade.
Infinite traiettorie s’intersecano
in una corsa incessante
Che siano lembi di ragione impigliata
tra i rami fitti del roseto o gli asfodeli
dei frassini sino alla cala?
Cézanne inchioda la luce sugli oggetti
per dare concretezza allo sguardo.
Ecco. Rimarrò a vegliare.
Nel sangue e sulla pelle inizio e fine.
© Maria Allo
http://wordsocialforum.com/2016/01/21/prospettive-omaggio-di-parole-ad-antonio-palmerini/