photo di Danilo Balducci
Tutto dipende da come vedi l’oscillare delle cose : le stagioni , i nomi, le perdite, le voci dei bambini che il mare avrebbe dovuto trattenere, finché ogni cosa si fa consueta in un modo che non hai bisogno di capire. Eppure salda qualche verità rimane : nessuno può più esentarsi dalle crudeltà del tempo.
Non posso andare senza una vera meta
C’è una pagina da dire con parole diverse
direbbe questa casa fino alla scogliera.
Così cerco un coraggio obliquo
che bruci nel profondo e percorri la sabbia
su una spiaggia nuda , ma se ascolto …
voci flebili di bimbi
pagine cancellate dalla risacca
rimbombano nelle orecchie .
Dovunque
*
Che cosa può rimuovere l’amore?
La nostra luce in cenere
stride su arenili increduli fin nelle radici
sbiadisce assorta sul fondo del mare
non questa materia grezza
dovunque.
*
In fondo non è niente .
Come l’amore
Il tempo striscia sui seni dell’attesa
moltiplica impronte nel deserto
a volte brutale , ma vale tutte le parole
e in ogni duna ripiega il suo tramonto.
dovunque
*
Eppure ti sento come l’aroma del caffè fumante
attraverso le ossa a ostacoli sul mare
dannata raffica dolente
anche se il tuo volto svanisce e la tua ombra.
*
Il sole attraversa l’albero di casa
si fa splendente la tenda bianca
un uccello prende il volo
di fuoco gli occhi in un varco
tra la finestra e i giorni.
Se questa è ancora luce
e non invece un tempo precario
come delirio per camminare ai bordi
prendimi anche se sui gesti e le parole
il silenzio di tanto in tanto cade fra le ali
e la luce in fondo a una fessura .
© Maria Allo
Tutto o molto?
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