Dura l’esclusione
Rara la parola rara la mano tesa.
Tahar Ben Jelloun
Quando verrai, o dio dei ritorni, mi coprirò di rugiada e forse morirò per ogni possibile resurrezione
Dura l’esclusione
Rara la parola rara la mano tesa.
Tahar Ben Jelloun
Riconobbi all’istante la voce che salva
Dalla resina dei rami vidi
pupille di stagioni e vi appoggiai la fronte
ora il mandorlo fiorito si china
a cercare quel sogno
mentre la vita dilegua alla sua foce
In cammino la luce di maggio
si annida sulla salsedine
esplode con gli odori del glicine
nel frastuono dei merli al mattino
L’aria si fa carne quanto maggio
nel fremito di vita che ascende
all’orizzonte ma a radicarsi
è questo silenzio nudo
Volteggia su pagine mai scritte
come i rami di ulivo bianco
smembrato da un duro inverno
Per la via si fa largo
ora e noi con passi quieti
come lombrichi in umidi suoli
Grazie a Maria Pina Ciancio e a LucaniArt per l’ospitalità
“La solitudine della poesia si fonde con la linfa di alberi sfiorati dalla sofferenza del mondo“
Attendo la luce avanzare
nella notte
mentre s’infrange nel brusio della risacca
il crescere dell’ombra
acceca l’orizzonte
come nel fiorire
il sorbo selvatico frantuma il rosso
del nostro scontento
*
“Non c’è dolore o rovina, non c’è vergogna o disonore che io non abbia riconosciuto nei miei, nei tuoi mali“
Sofocle, Antigone
Che non so amare dici
ma chiedilo all’aria che inghiotte
il mattino per non farmi cadere
sul tuo corpo e a queste mani
che cercano le tempie del tuo viso
Così imparo a scontare
la vita che mi resta con la cenere
dal sapore amaro dei cardi
in un addio su cigli di tombini
Chiedilo all’orizzonte
bisbiglia dietro la memoria del bianco
lambito da un’idea imperiosa
scheggia erosa dal vulcano
nel fondo della valle
Chiedilo al sangue delle cose ora
grumo accanto a coèfore mute
chiedilo al selciato
alla terra che recide roveti grandi
mentre un biancospino
nella molteplicità delle ferite
di questo strano inverno
coglie suoni di tuberose
Non darsi più è darsi ancora.
©Maria Allo
Exitirion è un editore digitale open source e una rivista di letteratura in Grecia. Nel nostro quinto anno abbiamo un impegno attivo nel presentare poesia, letteratura, e-book soprattutto in greco. Tuttavia, siamo anche impegnati attraverso varie collaborazioni con poeti italiani e riviste digitali: Inverso – Giornale di poesia, nella presentazione di poesie italiane tradotte in greco e viceversa.
Sotirios Pastakas
Caso di studio su una poesia di Sotirios Pastakas in 12 lingue e mezzo secolo di distanza
Il progetto fa parte del sottotema Creatività umana e artificiale
Nel link sottostante troverete la mia partecipazione di Exitirion a POETRY EXPO 23 | VERSOPOLIS.
Il cammino di “Sul margine” continua, sorretto dall’interpretazione di Maria Pina Ciancio, che con sguardo acuto e sensibile, ha restituito la sostanza dei miei testi. Infinitamente grata! ❤
Ringrazio per l’ospitalità Oubliette magazine
Con tutta la mia gratitudine ringrazio Ornella Mallo per l’ascolto intenso e partecipato alle parole della mia poesia. Grazie a Radioff per l’ospitalità.