Nel mosaico del tempo

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foto mia

Quante pietre nel mosaico del tempo…
Vedi, si dissolvono nel tufo dell’esistenza
le acque cristalline dei poeti
ma il tempo ne disvela la memoria.
Nessuno mai come loro ha voce
inconfondibile dentro il brusio vocale
sotto il segno delle mode maculate.
Eppure nello sfacelo il dolore
ancora qualcosa insegna sull’amore
così si regge un peso di cenere
prima di arrivare alla radura.
Ne va di vivere col corpo e con la mente
e dopo una resistenza fuori dal comune
il destino avrà il sapore del melograno
dicibile solo al nostro amarci.

© Maria Allo

“Solo rami sugli alberi di pruno”
Antonella Anedda
artlimited_img397439.jpgdonna oggi

tra rovi e ombre fino al varco
restano petti asciutti alla ringhiera
assopiti i tronchi in mezzo ai prati
come rintocchi lontani nel maestrale.
siamo in guerra
gli ordigni recidono il respiro
e il senso scisso provoca torpore.
[quale il compimento e quanto si è perduto]
vedi il vento infuria nel suo volo
e il vortice del fango si assottiglia
così nel caos del diluvio c’è riparo
meno oscura la notte se riflette il mare.

[l’uomo ha sempre da essere il suo essere]
© Maria Allo

nella voce di tutti

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Vedi quei crepuscoli di raucedine
crepe di labbra pietà di memorie
intermittenti istanti come iperboli
ombre riflesse sui pontili scalzi
ci sono luoghi che ti accompagnano
luoghi che ti appartengono
impronte che affiorano sulla carne
ci sono luoghi straniti
ritmi di vite incustodite
occhi labbra e bocche
frastagliati di radure
vuoto mai colmo
nuche errabonde e solchi
come indecifrati funi
di insorta luce
luoghi di lune distanti
bisbigli a catena di verità brutali
su guanciali spiegazzati
segreti ben più estranei
a questi misteri di assenza
eremi intricati ai bordi
labile confine tra veglia e sonno
odore di sambuco
dentro le radici
vedi danno corpo alle parole
mai pronunciate e per gli occhi
odore di buio tessono
con coraggio di rondine
ma chiedono ragione ora e sempre
nella voce di tutti
di questo sortilegio [da sfatare…]

m.a.

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Vedi quei crepuscoli di raucedine
crepe di labbra pietà di memorie
intermittenti istanti come iperboli
ombre riflesse sui pontili scalzi

vedi danno corpo alle parole
mai pronunciate e per gli occhi
odore di buio tessono
mentre tu indossi coraggio di rondini
quasi sortilegio da sfatare
m.a.

a te

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Stare qui chiusa nel fondale sa di cancrena e il tordo
non osa ricomporre i tuoi deliri
lasciarsi tentare dal nido che trattiene
sa di salice imbiancato
sai di che parlo tu lo sai
conosci la vertigine che sale
museruola di giorni stempiati
ormai anche la resina fa acqua dal suolo
come lo scarto indugia all’imbrunire
non regge la speranza imbavagliata
dovrai risolverti a entrare
il labirinto aspetta non indugiare
m.a

oltre il volo

artlimited_img487953cicatrici ataviche sulla vena del tempo
bagliori calibrati al respiro in fuga
invadono varchi a sera
pareti dure da sgretolare
in questo gelo che offende
ma nel crollo la forza senza pace
ci assale oltre il volo
essenza di aloe m’assapora
nella luce che s’accende per svanire

m.a.

oblio

julia nikonova8
…quando non ci sarò
scordatevi i tratti del mio viso
in silenzio un rito di incensi
mi fiorisca intorno

quel giorno sembrerà che il vento
soffi più lieve sul pianoforte muto

icona di assenza meta del mio volo
m.a.

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