
Lasciami parlare del mare e dei suoi abissi.
Non c’è che mare, sempre più oscuro
al cadere del vento e tra le braccia
bambini estenuati da sete e sole
su barconi in cerca di un futuro
rovesciati sulle rive.
Volti marchiati di paura
nel cuore in fuga dall’orrore.
Si fa luce nelle trasparenze
come i ricordi o ciò che manca
– vedi – resta questa gola insabbiata
un foro dentro il petto
con sterpaglie in tutte le stagioni.
Aylan Kurdi sulla spiaggia di Bodrum
resta un baluardo per restare umani.
ora non si può più ignorare.
Lasciami parlare della notte
quando si addensa
sulle tempie e sul tuo nome
allora mi rischiari e resti
dentro questa carne
strappando l’ombra e la distanza
che avvicina il cielo.
Lasciami il tuo coraggio
arato sulle labbra
custodisce i confini e li annoda alla terra.
©Maria Allo