Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l’universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l’acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre vite, immortale.
In: “Paula”, di Isabel Allende

Non c’è niente tranne i colori del tramonto
per ogni cosa vivente e lo stupore del vento
che lucida le foglie come il suono dell’erba nei cespugli.
Nulla rimane o in controluce è spenta.
Una voce nel brusio indifferente dischiude
in varia luce i giorni neri come quelli chiari
che a ogni scossa perdono sostanza.
Tutto si trasfigura, il bene fatto e il male ricevuto.
Nel fiume che passa e non ha fine
come nel punto in cui si spezza,
il tralcio forse resiste alle radici antiche.
© Maria Allo
Mi piace:
Mi piace Caricamento...