Vincenzo Calì, Mediterranima

poesiaaaaa

Vincenzo Calì,  Mediterranima, Edizioni Kimerik Luglio 2018

La Sicilia non è solo  culla della cultura europea ma anche territorio dell’anima . Nell’isola, oltre le testimonianze della cultura classica, è presente una  natura mediterranea ” la terra-come scriveva Wolfang Goethe- dei limoni in fiore”, un luogo magico dove natura e cultura si fondono misteriosamente.

Vincenzo Calì, classe 1973, di professione analista chimico,  ha preso parte  Il 21 luglio scorso ad un evento nella splendida cittadina barocca di Caltagirone, Angeli a Calatagèron, dove sono state esposte le opere d’arte del maestro Lorenzo Chinnici accompagnate dai versi di Calì . Ha pubblicato due raccolte poetiche: Vincikalos nel 2011 e Intro del 2013, aggiudicandosi il premio MT Bignelli per la Poesia d’Amore della XXI edizione del concorso “Garçia Lorca” 2010/2011.

Così   recita la prefazione della dottoressa Annalina Grasso  al libro Mediterranima :  “La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede”. “La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca”, come sosteneva Leonardo da Vinci, nel suo Trattato della pittura, e mai queste parole risultano tanto opportune per il libro scritto dal poeta siciliano Vincenzo Calì dal suggestivo titolo “Mediterranima”, che richiama la sua terra, comune all’artista Lorenzo Chinnici (intervistato dal poeta stesso), il quale ritrae paesaggi assolati e fulgenti e figure di lavoratori che ricordano il suo passato. Si tratta di un libro che racconta in versi l’essenza delle opere del maestro Chinnici: la sicilianità, la fatica, l’inquietudine, la forza, l’amore, il ritrarsi in se stesso, la paura di mostrarsi. Le opere abbinate alle poesie sono raggruppate per tema e stile e precedute da brevi introduzioni a questo iter visivo ed intellettivo che ha il merito di far conoscere una Sicilia diversa e moti dell’animo, pensieri, sensazioni, che spesso ignoriamo. I versi essenziali e caricati di significato di Calì, le sue parole piene di senso, si amalgamano perfettamente con il proporzionato pittorico di Chinnici per merito dell’abilità del poeta di scrivere liriche adattandole alla cifra artistica e al pensiero di Chinnici, i quali, attraverso la sensibilità e l’acutezza dell’autore di Mediterranima, sembrano svelarsi chiaramente. Vincenzo Calì mostra come parte tutto dall’individuo, dai suoi pensieri, visioni, idee, convinzioni, e come questi facciano parte in un certo senso anche della natura, come l’interiorità influenzi la visione che abbiamo di tutti gli esseri viventi e come facciamo nostri i colori della natura in virtù del nostro innato desiderio di immenso.

Dott.ssa Annalina Grasso

Pubblichiamo due  dei  pezzi della raccolta

Scene di Campagna - country scenes Tempera su tela - tempera on canvas 80x100 copia
Scene di Campagna di Lorenzo Chinnici

Terra sorda

 

Scorrono i paesaggi

della mia infanzia mi commuovo,

impeto e rabbia smorzati alla vista,

le scene di fatica,

di umiltà tramandata,

terra semplice e buona,

terra sorda,

“terra ca nun senti”.

Vincenzo Calì

L'Agave - The Agave - Tempera su tela - Tempera on canvas -100x100 copia.JPG
L’Agave di Lorenzo Chinnici

U Zammaruni

 

“Zammaruni”,

alto alto lo spuntone,

sette gli anni affiora il giallo,

fasci verdi a foglie dette,

di carne, di fibra, di linfa molle e piena.

Al sud frequente,

il verbo dice “schetta” giusto un anno,

“maritata” al fiore esploso.

Tale incanto presto muore,

già si lagna dentro il cuore.

Vincenzo Calì

 

 

 

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