al di là della polvere dovremo bastarci
sollevare il velo di nebbia che ci segnerà la fronte
lasciare orme tenere ai figli come radici vitali di linfa .
ma la notte ci tiene in pugno come l’autunno
in una foglia
e incisioni di nebbia [che ci divide ]
echeggiano sul nostro andare riarso e muto
non c’è primavera che tenga questo fiato in volo
[sale di terra bianca su luoghi alienati da vuoti]
antica e nuda di promesse ma folta di demoni .
gli istanti gli istanti nevrosi di respiri sillabati
incapaci di accogliere l’unica nota nel frastuono
e le sue intonazioni
m.a.
L’ha ribloggato su EVI.
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