Distanza materia linfa
chiamala esistenza
verticale annuncio di altre solitudini
ad ogni balzo di lava dissidente
sudario verginale di libertà
esplode come cenere
sul ciglio del vento
levigato di silenzio
un niente indefinito a fari spenti
come ombra errante negli abissi
chiamala esistenza
questa realtà disintegrata
in mattini d’inverno
venati di nebbie
radicati su tegole di creta
calda ben oltre la mente
zingara avida di luce
su labbra che sfiorano bacche
tra viluppi di rovi millenari
primordiale soffio in volo circolare
segno che ci possiede
m.a.
Ti ho scoperta per caso…le tue poesie sono espressioni di un modo molto intimo e sensuale di vivere le cose oltre che di un sentire molto profondo che in alcuni tratti entra in risonanza con il mio…ti trovo molto sofisticata, ma anche sobria ed elegante…
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