mi respira nelle mani
un inchiostro umido
di parole
-come andare in guerra-
lembi di passato
tra le dita
annodano giunchi
di un inverno
chiaccherato
in un mondo che ci possiede
in catene
*
se gli occhi potessero vedere
quanta distanza ci inchioda
i passi obliqui della notte
resterei aggrappata
alla luce precipite del giorno
*
se immagini di antiche riluttanze
tra alberi di corrotte stagioni
parlassero di quel fuoco
intreccerei il nucleo di verità
nel risveglio di una bacca
abbarbicata al torrente
*
ma tra faggi svetto
nella nebbia
in rivolta
scampata al naufragio fluviale
mi lascerò cadere
come scivolando su libro chiuso
m.a.
versi sublimi…Luca
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